CAPTCHA è un acronimo che sta per "Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart", ovvero "Test di Turing pubblico e completamente automatico per distinguere i Computer dagli Umani"
il CAPTCHA è una forma particolare del test che Alan Turing formulò nel 1950 per determinare se una macchina fosse "in grado di pensare".
Viene soventemente utilizzato nei Siti WEB dove l'utente deve inserire dati identificativi o che servono per richiedere alcuni servizi.
Lo scopo è quello di impedire che sistemi automatici vengano utilizzati per abusare del sito. Se il test CAPTCHA viene superato, allora è altamente probabile che chi sta usando il sito sia realmente una persona e non un programma malevolo che sta tentando di abusare dei servizi offerti dal sito stesso.
Sappiamo distinguere i Computer dagli Umani ?
Da quando, nella prima metà del 900, è stato coniato il termine ROBOT per indicare un essere artificiale (un automa o un androide), che replichi e somigli a un uomo è nata la preoccupazione che i robot possano competere con l'uomo, sino a ribellarsi ad esso o addirittura sterminarlo.
Anche per questo i robot sono stati spesso in passato rappresentati dalla fantascienza in modo da risultare facilmente distinguibili dagli umani nell'aspetto, nel comportamento e soprattutto nella voce.
Robby, il robot del film di fantascienza "il Pianeta Proibito" del 1956, pur avendo fattezze antropomorfe non somigliava affatto ad un umano. Inoltre ogni sua frase era preceduta da un ticchettìo che ricordava una calcolatrice meccanica, a significare che il robot aveva necessità di elaborare la frase prima di pronunciarla:
Anche Twiky, il robot della serie televisiva "Buck Rogers nel 25° secolo" del 1979 si presentava in modo alquanto diverso da un umanoide, e quando parlava emetteva sempre uno strano gorgoglìo:
Nei primi anni '80 però sono comparse sullo schermo nuove tipologie di robot "umanoidi" che risultavano completamente indistinguibili dagli umani, come il replicante Roy Batty nel film "Blade Runner" del 1982:
...per arrivare poi ad Andrew Martin ("l'Uomo Bicentenario" - 1999) che, nel desiderio di avvicinarsi sempre più all'essere umano, elabora un progetto per modificare il suo aspetto con organi e protesi umani, sino ad implementare su di sè una radicale "miglioria" per diventare a tutti gli effetti un essere umano ed essere finalmente riconosciuto come tale: quella di invecchiare e morire.
Siamo circondati da Computer...
Non è più fantascienza: oggi i Computer fanno parte integrante della nostra vita.
Parliamo abitualmente con loro...
...e "loro" ci ascoltano ! (a volte anche quando non vorremmo...):
Perfino nei più comuni elettrodomestici è ormai presente un Computer:
Ci siamo talmente abituati, che ormai non ci facciamo neanche più caso...
Debbo dire però che - nonostante tutto questo - fino ad ora siamo bene o male riusciti a distinguere tra "noi" (Umani) e "loro" (i Computer)...
Fino ad ora...
Oggi - grazie all'Intelligenza Artificiale - siamo ormai vicini ad un punto di svolta, oltre il quale potrebbe essere difficile - se non impossibile - capire se siamo di fronte ad un Umano o ad un Computer che sta imitando un Umano.
Mi era già capitato di avere qualche dubbio quando, alcuni mesi fa, mi trovavo impegnato in una conversazione via chat con un servizio di Assistenza Clienti...
Ad un certo punto non ho potuto fare a meno di scrivere: "...potresti per favore togliermi una curiosità ? Sto chattando con un CHATBOT o con una Persona ?"
La risposta è arrivata subito: "...sono donna, no CHATBOT !".
Confesso però che sono ancora dubbioso: possibile che un CHATBOT possa essere programmato per ammettere di esserlo, se per caso gli viene chiesto ? Mah !
...e adesso ?
Quello che il CEO di Google, Sundar Pichai, ha mostrato alla Google I/O Conference dell'anno scorso è veramente sconvolgente !
Nell'ambito della sessione principale della Conferenza è stata presentata la dimostrazione di una nuova funzionalità che sta per essere introdotta nell'Assistente Vocale di Google: si chiama Duplex.
Duplex è un’intelligenza artificiale che può essere in grado di effettuare chiamate telefoniche, parlando al nostro posto, per svolgere semplici compiti come ad esempio fissare appuntamenti.
Il bello è che le conversazioni di Duplex sembrano del tutto naturali, dato che la voce virtuale è spontanea e il parlato include interiezioni, pause dubitative e (quando necessario) richieste di ripetere alcune informazioni, proprio come avviene fra due persone che parlano al telefono. Per ottenere questi risultati, gli sviluppatori hanno migliorato la capacità del sistema di comprendere le richieste, di interagire, di scegliere i tempi giusti (la coordinazione: ovvero la capacità di inserire pause e rispondere a tono quando necessario) e il linguaggio.
Il CEO di Google Sundar Pichai ha spiegato che quello che avremmo ascoltato era la registrazione di una vera telefonata fatta ad una parrucchiera che non sapeva di far parte di un esperimento e che stava parlando con un Computer.
Ha lanciato Duplex chiedendo a Google Assistant di prenotare un appuntamento per martedì mattina. L'intelligenza artificiale ha fatto il resto:
(Parrucchiera) “Ciao, come posso esserti utile ?”;
(Duplex) “Ciao, chiamo per prenotare un taglio di capelli per una cliente”;
(Duplex) “per martedì 3 maggio”;
(Parrucchiera) “Bene, dammi un secondo”;
(Duplex) “Mm-hmm”;
(Parrucchiera) “Perfetto. A che ora ?”;
(Duplex) “Per mezzogiorno”...
E' così convincente che si fa fatica a distinguere chi sia la Parrucchiera che risponde al telefono e chi (o cosa) sia l'AI Duplex.
È senza dubbio la più straordinaria conversazione uomo-computer che io abbia mai ascoltato e la cosa più vicina ad una Intelligenza Artificiale in grado di passare il test di Turing.
Del resto, lo stesso Alan Turing aveva a suo tempo ipotizzato che negli anni 2000 i Computer sarebbero stati in grado di ingannare gli esseri Umani, facendo loro credere di conversare con altri Umani, almeno nel 30% dei casi.
Aveva ragione. Nel 2014, un CHATBOT di nome Eugene Goostman è riuscito ad impersonare con successo un esperto programmatore durante lunghe chat testuali con Umani ignari.
Turing però non aveva preso in considerazione i sistemi basati su interazioni vocali che, per ovvie ragioni legate alla complessità della lingua parlata rispetto allo scritto, sono intrinsecamente meno abili ad ingannare gli Umani.
Provate a conversare per un pò con il vostro assistente vocale preferito e scoprirete ben presto i suoi limiti...
L'Assistente di Google, potenziato con l'Intelligenza Artificiale di Duplex, invece sembra proprio una giovane assistente femminile che pianifica attentamente un taglio di capelli per il suo capo.
Oltre alla cadenza naturale, Duplex ha aggiunto al discorso interiezioni (“Mm-hmm”), ritardi e pause che si verificano naturalmente quando le persone parlano. Il risultato è una voce perfettamente Umana prodotta interamente da un Computer !
I Computer con Intelligenza Artificiale ci soppianteranno ?
Forse no.
Per ora (fortunatamente) siamo ancora i soli a riuscire a superare con successo il test di Turing...
Cordialmente vostro,
Autostoppista Cyber Galattico.